domenica 2 ottobre 2016

Recensione: Và dove ti porta il Cuore - Susanna Tamaro

VA' DOVE TI PORTA IL CUORE - SUSANNA TAMARO

Editore: Baldini&Castoldi
Pag: 165
Anno di pubblicazione: 1994
Compra su: Amazon
TRAMA:
Va’ dove ti porta il cuore è il romanzo che ha sancito il successo internazionale della scrittrice di origini triestine Susanna Tamaro. Si tratta di un romanzo epistolare che, pubblicato nella prima volta nel 1994, viene qui riproposto in una nuova edizione, per dare la possibilità a coloro che non ne hanno una copia, di aggiungere alla propria libreria questo classico della narrativa italiana che ha conquistato i lettori di tutto il mondo, vendendo oltre quindici milioni di copie in tutto il mondo. Il romanzo mette a confronto due diverse generazioni e due diverse età attraverso il rapporto, a tratti difficile e fatto di incomprensioni, tra una nonna e una nipote. Olga ha ottant’anni e osserva la sua giovane nipote allontanarsi, diretta verso l’America. Le due hanno stretto un accordo, hanno deciso di lasciare trascorrere un po’ di tempo prima di rimettersi in contatto. La nonna, tuttavia, dopo essere stata colpita da una malattia, capisce che le resta poco da vivere e decide di scrivere un’accorata lettera alla nipote. Il romanzo è, di fatto, il testo di quella lettera, in cui la nonna Olga vorrebbe trasmettere alla nipote qualcosa di sé, regalandole, in punto di morte, parte della sua esperienza di vita. La nonna Olga racconta sé stessa, la sua vita, e i suoi rapporti famigliari conflittuali, sperando che, attraverso la narrazione della propria vicenda umana, la nipote possa cogliere qualche consiglio e riesca a comprendere il messaggio più importante: che nella vita a volte è necessario seguire i propri sentimenti e ignorare ciò che dice la ragione. Come dice il titolo, il consiglio della nonna nata dalla penna di Susanna Tamaro è Va’ dove ti porta il cuore.

LA MIA RECENSIONE:
Quando un libro mi colpisce entrandomi nell'anima mi riesce sempre difficile parlarne. Spesso le emozioni forti non si possono descrivere e penso che farò molta fatica a trovare le giuste parole per spiegarmi, ma voglio provarci perché questo libro ne merita tante di parole.
Forse non potrà piacere a tutti perché penso vada anche in base al vissuto, all'età, ai momenti in cui si decide di leggerlo, ma personalmente mi ha emozionato al punto da definirlo ''il piccolo principe'' per gli adulti.
Come il racconto del piccolo principe resta per sempre nel cuore leggendolo da bambini, questo libro ti resta incollato dentro quando lo si legge da adulti. 
Una nonna, quasi alla fine della sua travagliata vita, scrive alla nipote lontana un diario e giorno dopo giorno le racconta la sua vita: della sua infanzia, del suo più grande amore, di ciò che avrebbe voluto essere, ma non poteva, del suo avvicinamento alla fede, dei suoi sbagli, dei suoi dolori.
Una lettura che ci fa capire quanto spesso i giovani possano essere distanti emotivamente dagli anziani e pensare che tutto si concentri sulla loro vita, sui loro progetti, su ciò che desiderano.
Noi giovani abbiamo la possibilità di costruire giorno dopo giorno la nostra vita, un anziano può guardare solo al presente e tutto ciò che vorrebbe è sentire il calore dei propri cari.
Per questa mia riflessione ho odiato profondamente il personaggio di Ilaria, figlia defunta della donna, e anche di sua figlia che pare interessarsi alla nonna solo quando si ha bisogno. In tutto il libro non c'è stata una sola telefonata alla nonna, anche se in cuor mio continuavo a sperarci. Sarà che io faccio lunghe chiacchierate con mia nonna a telefono (essendo lontane), che la adoro, ma questo atteggiamento mi ha davvero irritata.
Ho letto questo libro come se fosse indirizzato a me, come se mia nonna mi aprisse il suo cuore per farmi capire che tutto ciò che decidiamo di essere implicherà ciò che diventeremo dentro di noi, la nostra persona. Ciò che succede esternamente non dipende da noi ed è in quelle occasioni che non dobbiamo dimenticare di ascoltare il nostro cuore e di aver fiducia nella vita. L'unico capace di prendere sempre la decisione giusta è il nostro cuore, l'unico che alla fine di tutto non ci farà rimpiangere nulla di ciò che abbiamo vissuto. Nella vita i momenti difficili non mancano: le nostre bis nonne hanno combattuto, le nostre nonne anche, le nostre mamme, combatteremo noi e lo faranno i nostri figli... sarà così per sempre. Gli errori non mancheranno, ma solo avendo fiducia nella vita e contando sulle consapevolezze del cuore riusciremo a vivere una vita degna di essere vissuta.

ECCO COSA HO IMPARATO DA QUESTO LIBRO:
Questa volta voglio riempire questo spazio con una citazione del libro: 

" Sai qual è un errore che si fa sempre? Quello di credere che la vita sia immutabile, che una volta preso un binario lo si debba percorrere fino in fondo. Il destino invece ha molta più fantasia di noi. Proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco di disperazione massima, con la velocità di una raffica di vento tutto cambia, si stravolge, e da un momento all'altro ti trovi a vivere una vita nuova "



Il mio voto a questo libro: ♥♥♥♥♥


(♥: non consigliato - ♥♥: discreto - ♥♥♥: piacevole - ♥♥♥♥: molto bello - ♥♥♥♥♥: indimenticabile)


Nessun commento:

Posta un commento