martedì 24 maggio 2016

Recensione: Kitchen - Banana Yoshimoto

Kitchen - Banana Yoshimoto



Editore: Feltrinelli
Pagine: 148 
Anno di pubblicazione: 1993
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TRAMA:
"Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina...". Così comincia il romanzo di Banana Yoshimoto, "Kitchen". Le cucine, nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, riempiono i sogni della protagonista Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna, e rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata. Ma la famiglia si può non solo scegliere, ma anche inventare. Così il padre del giovane amico Yuichi può diventare o rivelarsi madre e Mikage può eleggerli come propria famiglia, in un crescendo tragicomico di ambiguità. Con questo romanzo, e il breve racconto che lo chiude, Banana Yoshimoto si è imposta all'attenzione del pubblico italiano mostrando un'immagine insolita del Giappone, con un linguaggio fresco e originale, quasi una rielaborazione letteraria dello stile dei fumetti manga.

LA MIA RECENSIONE :
Ho sentito tanto parlare di quest'autrice così ho deciso di farmi un'idea mia iniziando da uno dei suoi romanzi più famosi: Kitchen.
Mi trovo un pò in difficoltà a parlarvi di questo libro perchè devo ammettere che leggendo le varie recensioni su internet ero partita carica di aspettative positive, ma man mano che la storia andava avanti e si evolveva mi sono resa conto che non riuscivo per niente a farmi coinvolgere. 
Mi sono ritrovata in un racconto formato per lo più da lutti, dolori, cose incomprensibili.... e tutto ciò mi ha portato a chiudere più volte il libro in preda alla malinconia e alla tristezza. 
Non vi so dire se lo scopo del libro fosse questo oppure quello di farci riflettere sul fatto che siamo tutti esseri di passaggio indipendentemente da chi siamo, da quanti anni abbiamo, da quanto bene facciamo in questa vita. Non lo so e forse andrò molto controcorrente rispetto alla massa a cui questo libro è piaciuto, ma quel senso di malinconia mi ha veramente rovinato alcuni momenti della mia giornata. Il libro è diviso in due parti: nella prima troviamo la storia di Mikage e nella seconda parte una storia diversa, ma sempre legata ovviamente alla morte. 
Dopo un'infanzia senza genitori (morti in un incidente) Mikage, la protagonista, deve affrontare anche il grande dolore della perdita della nonna e ritrovarsi da sola ad affrontare il senso di solitudine e il dolore per la perdita, finchè nella sua vita entra Yuichi, un ragazzo che conosceva sua nonna. Il ragazzo vive con sua madre Eriko, la quale prima della morte della madre di Yuichi era in realtà suo padre/un uomo. 
La vicenda mi è sembrata molto surreale, però ho accettato il racconto di Eriko pensando che l'autrice volesse far riflettere sul tema della transessualità (e altri aspetti).
Yuichi e Mikage cercano di superare i propri dolori l'uno accanto all'altra e questo senso di unione e protezione che hanno l'uno verso l'altra è sicuramente la parte che ho apprezzato di più in tutto il libro.
Mentre questo primo racconto si mantiene sul reale emergendo solo a tratti nel surreale, la seconda storia mi è sembrata totalmente assurda. Protagonista è Satsuki che un giorno incontra Urara. Quest'ultima appare come una ragazza molto misteriosa e più volte mi sono chiesta se non fosse frutto della fantasia di Satsuki presa dal lutto per il fidanzato morto.
Il libro è scritto in modo chiaro, semplice, scorrevole, ma come avete capito non mi ha per niente colpita ed entusiasmata.
Voglio dare un'altra possibilità a quest'autrice e presto spero di riuscire a leggere un altro suo libro, così da farmi un'idea definitiva sul suo stile.

ECCO COSA HO IMPARATO DA QUESTO LIBRO:
Spesso vogliamo pianificare ogni cosa della nostra vita e crediamo che le cose siano eterne, ma non è così. La vita continuamente manda a monte i nostri piani portandoci a vivere momenti difficili e di grande solitudine, ma solo circondadoci delle persone giuste sapremo di non essere soli e tutto ci sembrerà meno doloroso.


Il mio voto a questo libro: ♥♥
(♥: non consigliato - ♥♥: discreto - ♥♥♥: piacevole - ♥♥♥♥: molto bello - ♥♥♥♥♥: indimenticabile)


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