LA RAGAZZA PERFETTA - GILLY MACMILLAN
Editore: Newton Compton
Pag: 382
TRAMA:
Agli occhi di tutti coloro che la conoscono, Zoe Maisey, prima bambina prodigio e poi genio della musica, è una ragazza perfetta. Eppure, diversi anni fa Zoe ha causato la morte di tre adolescenti. Ha scontato la sua pena, e ora potrebbe guardare al futuro. La sua storia e la sua nuova vita iniziano la sera in cui tiene il concerto più importante della sua carriera. Sei ore dopo, a mezzanotte, sua madre morirà...LA MIA RECENSIONE:
Ho iniziato questo libro con una gran voglia di lasciarmi coinvolgere da un grande thriller come cita la copertina, ma già dopo i primi capitoli mi sono resa conto che le mie aspettative sarebbero state presto tradite.
La trama è molto carina e anche il modo di scrivere dell'autrice non è niente male, ma del grande thriller ci ho trovato veramente ben poco.
Zoe, la protagonista del racconto, in un incidente stradale uccide dei ragazzi e viene condannata al carcere, ma questo ormai fa parte del passato perchè insieme alla sua mamma cerca di riscattare la propria vita creandone una nuova e all'apparenza perfetta. Sembrerebbe andare tutto alla perfezione, finchè una notte sua madre viene uccisa e Zoe si ritrova a dover affrontare le sue paure e il suo passato.
L'autrice si concentra molto sul lato psicologico dei vari personaggi e sulla loro vita e ben poco sull'omicidio che dovrebbe essere il punto principale del libro.
Durante la lettura il presente si intreccia spesso al passato e la storia viene narrata in prima persona alternando il punto di vista dei numerosi personaggi: Zoe, sua zia, suo zio, l'avvocato.... insomma, fin troppi per i miei gusti. Alcuni di loro hanno un passato e una storia interessante, altri meno. La prima metà del libro mi è sembrata un continuo ripetersi poichè la stessa scena viene ripresa più volte dai dai numerosi personaggi e personalmente non ho apprezzato per niente questa scelta dell'autrice. Mi sono sentita coinvolta soltanto nell'ultima parte più per curiosità che per interesse. Alla fine alcune cose "sbagliate" nate per delle circostanze risulteranno giuste o completamente rimosse per il quieto vivere e questo mi ha lasciata parecchio interdetta.
Tirando le somme è un libro piacevole, ma non vi aspettate nessun grande capolavoro o thriller.
La trama è molto carina e anche il modo di scrivere dell'autrice non è niente male, ma del grande thriller ci ho trovato veramente ben poco.
Zoe, la protagonista del racconto, in un incidente stradale uccide dei ragazzi e viene condannata al carcere, ma questo ormai fa parte del passato perchè insieme alla sua mamma cerca di riscattare la propria vita creandone una nuova e all'apparenza perfetta. Sembrerebbe andare tutto alla perfezione, finchè una notte sua madre viene uccisa e Zoe si ritrova a dover affrontare le sue paure e il suo passato.
L'autrice si concentra molto sul lato psicologico dei vari personaggi e sulla loro vita e ben poco sull'omicidio che dovrebbe essere il punto principale del libro.
Durante la lettura il presente si intreccia spesso al passato e la storia viene narrata in prima persona alternando il punto di vista dei numerosi personaggi: Zoe, sua zia, suo zio, l'avvocato.... insomma, fin troppi per i miei gusti. Alcuni di loro hanno un passato e una storia interessante, altri meno. La prima metà del libro mi è sembrata un continuo ripetersi poichè la stessa scena viene ripresa più volte dai dai numerosi personaggi e personalmente non ho apprezzato per niente questa scelta dell'autrice. Mi sono sentita coinvolta soltanto nell'ultima parte più per curiosità che per interesse. Alla fine alcune cose "sbagliate" nate per delle circostanze risulteranno giuste o completamente rimosse per il quieto vivere e questo mi ha lasciata parecchio interdetta.
Tirando le somme è un libro piacevole, ma non vi aspettate nessun grande capolavoro o thriller.
Il mio voto a questo libro: ♥♥♥
(♥: non consigliato - ♥♥: discreto - ♥♥♥: piacevole - ♥♥♥♥: molto bello - ♥♥♥♥♥: indimenticabile)
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